A.V.S.S. Croce Blu O.D.V.
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L'Arena del 16 Ottobre 2012

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Corsi organizzati dal­Csv­con la collaborazione di Suem 118, Polstrada e vigili del fuoco e sette associazioni di soccorso­formano autisti d´ambulanza.­

Le lezioni sono rivolte ai volontari con almeno 2 anni di esperienza Presenti medici, avvocati e­psicologi per gestire l´impatto emotivo

A volte basta il suono della sirena di un´ambulanza per­provocare uno stato di agitazione. Eppure è proprio nei­momenti critici che bisogna mantenere la calma. Per questo,
per poter guidare un´autoambulanza, è necessariaun´adeguata formazione unita a nervi saldi.
Il Csv, centro servizi per il volontariato, ha riunito sette­associazioni, attive sul territorio veronese, per promuovere la­realizzazione di un corso di specializzazione atto a formare­25 volontari, che diventeranno autisti di ambulanza e saranno­in servizio in diverse zone della provincia.

Sos Sona, Volontari Valeggio, Polo Emergency di Villafranca,Nucleo Lupatotino di San Giovanni Lupatoto, Salvamento­Soccorso di Peschiera, Croce Blu di San Martino Buon­Albergo e il Gruppo Protezione civile di Mozzecane, in­collaborazione con il Suem 118, i Vigili del Fuoco e la­Polstrada hanno deciso di unire le forze, dando il via al corso, iniziato in questi giorni e che durerà­fino ad aprile, dedicato a volontari con almeno due anni di esperienza come soccorritori.
«L´autista dell´ambulanza è anche il responsabile dell´equipaggio», spiega Gabriele Sambenini,­istruttore responsabile del corso, «è quindi un impegno molto serio quello che si assume. Spesso ci­si trova a vivere delle situazioni difficili, di forte impatto emotivo, per questo è necessario essere­preparati ad affrontarli, con calma e competenza».
Le tredici lezioni prevedono infatti anche la partecipazione di medici, avvocati e psicologi, proprio­per garantire una preparazione completa, a 360 gradi.
«Avere autisti soccorritori validi rende più semplice il lavoro, ma soprattutto migliora la qualità­dell´assistenza verso i cittadini, che è l´obiettivo più importante», assicura Massimiliano Maculan,­referente per la formazione del 118. «I ragazzi che partecipano al corso sono tutti pieni di passione­e di voglia di migliorare le proprie capacità».
Il corso si articola in momenti di spiegazione teorica, alternati ad esercitazioni pratiche e si­concluderà con tre prove di esame: scritto, orale e pratico. Dopo un periodo di affiancamento i neo­autisti saranno pronti a prendere il proprio posto al volante delle autoambulanze.
«Non è un lavoro facile», ammette Alberto Grigoletti, presidente della Croce Blu, «un´alta­professionalità è indispensabile. In questo momento in cui i fondi per il sociale sono sempre meno,­l´unico modo per organizzare questi corsi è fare rete tra associazioni».
Un pensiero condiviso in pieno dal direttore del Csv, Lucio Garonzi: «Superando i campanilismi, in­nome del raggiungimento di obiettivi comuni e di valori condivisi, si possono ottenere ottimi risultati­e riuscire a fare bene del bene».
I soccorritori in servizio attivo nelle associazioni coinvolte sono oltre 550, di questi il 40 per cento­sono donne. Ma la percentuale femminile scende al 10 per cento tra i 130 autisti. Tra di loro Debora­Venturi, da oltre 10 anni alla guida dei mezzi di soccorso. «Forse le donne sono poche per la­durezza dei turni, anche notturni, e magari, se si hanno figli, è più difficile. È però un lavoro molto­gratificante, anche se di grande responsabilità. Ogni giorno si vivono situazioni di stress emotivo,­per affrontarle e superarle bisogna mantenere i nervi lucidi ed essere caratterialmente capaci di­reagire bene sotto pressione. I volontari abilitati alla guida in emergenza sono a mala penasufficienti a coprire tutti i turni, perciò ben vengano questi corsi»